LA NEWSLETTER DI MICHIL
Incrementare gli impatti antropici senza far nulla per impedirlo è a parer nostro un atto di lesa maestà. Le norme europee, statali e provinciali e gli accordi internazionali impongono a ogni popolazione di intervenire contro il degrado ambientale nel territorio in cui vive. Ovvero, ognuno è responsabile della conservazione della natura a casa propria.
Perciò riteniamo più che mai necessario e opportuno iniziare ad agire tutti insieme in questa direzione partendo da un'azione piccola e concreta: sperimentare, già dalla prossima estate, la regolamentazione del traffico dei passi intorno al gruppo del Sella - Pordoi, Sella, Gardena e Campolongo. Il nostro auspicio è che, nel silenzio dei passi, tutti possano riscoprire il canto delle Dolomiti, soffocato nei giorni d’estate dal rombo assordante dei motori.
Siamo noi che qui viviamo e qui ospitiamo che possiamo decidere se lasciare le cose come stanno oppure pensare a un futuro di prospettive rosee come l’enrosadira ci insegna. Proprio per questo abbiamo scelto il rosa per dare colore ad un emblema che vorremmo fosse di tutti. Il futuro non è nello sfruttamento esasperato del territorio, ma nel ritrovare la gioia oltre il consumo, in un silenzio che è canto, respiro, amore per la vita e la natura. Quindi, amore per noi stessi. Ricordiamoci di quanto siamo piccoli, per poter pensare davvero in grande. Spegniamo i motori, accendiamo noi stessi.
Già oggi le criticità dovute al traffico esasperato sui passi dolomitici nei mesi estivi sono evidenti, per non dire lampanti. Le evidenziamo per sommi capi:
1 - Stress acustico e inquinamento atmosferico
Il traffico eccessivo, l’affollamento smisurato, l’inquinamento a tutti i livelli impattano negativamente sulla qualità della vita presente e futura degli abitanti di queste terre, animali e piante compresi.
2 - Abusi e mancanze di rispetto di ogni tipo
Di fronte all’indisciplina e alla pericolosità di chi ritiene le strade dei passi dolomitici circuiti di gara è necessario porre un limite.
3 - Rifugi come fast food
A causa dell’enorme passaggio mordi e fuggi, i ristori sui valichi in estate rischiano di diventare dei fast food con immondizia, cartacce e plastiche disseminate ovunque. È questo il modello turistico ed enogastronomico al quale ambiamo?
4 - Il silenzio perduto
Pedalare e camminare sulle Dolomiti è un sogno ambito nel mondo da milioni di persone. Cicloturismo e turismo lento sono trend in continua crescita ed il pesante traffico di auto e moto che nei mesi estivi affligge i nostri passi inficia negativamente l’esperienza.
Facciamo diventare il giro intorno al Sella un’esperienza senza auto a beneficio di una mobilità alternativa (bicicletta su tutto), meno impattante e comunque remunerativa.
5- Ricchi i paesi sul Grande Raccordo anulare Dolomitico, poveri e svantaggiati quelli più defilati
Grazie ad un’accessibilità regolamentata sui passi, gli ospiti si distribuirebbero anche in zone non direttamente a ridosso dei passi e i luoghi di soggiorno si amplierebbero, con beneficio per le popolazioni locali.
6- Addio alla possibilità di diventare uno dei parchi naturali più grandi e famosi al mondo
Ecco quale opportunità stiamo smarrendo. Politici, amministratori, albergatori, ospiti: oggi la gallina dalle uova d’oro ancora deposita qualche pepita, domani no. Vogliamo capirlo? Meditiamo tutti insieme sulle opportunità che rischiamo di perdere. Tuteliamo il patrimonio delle Dolomiti senza sbandierare UNESCO di qui e di là. Facciamo un passo indietro per farne subito tre avanti. Per il bene di tutti.
LA NOSTRA PROPOSTA
Ciò che proponiamo è un progetto pilota per la regolamentazione del traffico sui passi dolomitici intorno al gruppo del Sella nell’estate 2023. Due ore di chiusura al traffico automobilistico e motociclistico che possono sembrare poche, ma che in realtà hanno un potere simbolico molto istruttivo. Un’azione che vuole porsi in continuità ai vari progetti provinciali e/o regionali e/o delle singole valli, supportando e rafforzando il percorso verso la riduzione dell'impatto ambientale, spronando le istituzioni ad agire celermente a vantaggio di residenti e turisti.
Del resto, ogni scalata che si rispetti inizia proprio così: da un piccolo passo che, tornante dopo tornante, diventa un’impresa.
E cosa ne sarà delle attività degli operatori turistici sui passi e intorno ai passi? Vedranno decimati i loro ricavi? La risposta è semplice: basta guardare quanto accade nei centri storici delle nostre città; l’assenza di auto e moto porta beneficio alle attività commerciali, ai cittadini, agli ospiti, rendendo più belli quei luoghi dalla rilevante importanza turistica. Le persone passeggiano per le vie, senza clacson e traffico, i commercianti gioiscono. Chiudete gli occhi e immaginate che meraviglia gustarsi qualcosa di buono o camminare nel silenzio dei passi dolomitici. E adesso apriteli: questo sogno si può avverare. Dipende soltanto da tutti noi.
Orari: chiusura al traffico automobilistico e motociclistico tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 12:00, domenica e festivi inclusi.
Date: dal 12 giugno al 24 settembre.
Passi coinvolti: i quattro i passi dolomitici Gardena, Pordoi, Sella, Campolongo. Con la prospettiva di estendere il progetto a Falzarego e Passo Giau (ed eventualmente anche agli altri passi).
Come: tramite la regolamentazione del transito da parte delle autorità competenti (Polizia municipale, Carabinieri, Polizia stradale) con l’apposita segnaletica informativa, dandone comunicazione anche a valle (come avviene d’inverno quando i passi sono chiusi per neve o durante le competizioni ciclistiche estive).
In aggiunta: controlli sulle strade da giugno a settembre dalle 9 alle 20; i controlli dovrebbero comprendere velocità, emissioni sonore, parcheggio in aree con divieto e trasgressioni del codice della strada in generale. Questo potrebbe essere fatto unendo le risorse dei comuni (pattuglie) con il sostegno della Provincia (strumenti di rilevamento fonometri).
L’iniziativa è promossa da CasaCosta1956 e dal comitato scientifico composto da
Luigi Casanova, Storico esponente e presidente onorario di Mountain Wilderness
Diego Cason, Sociologo del turismo e della pianificazione territoriale
Michil Costa, Oste, imprenditore, presidente della Maratona dles Dolomites e autore di FuTurismo-Un accorato appello contro la monocultura turistica
Stefano Dell’Osbel, Architetto, promotore della ferrovia lungo la Val Cordevole
Riccardo Dello Sbarba, Filosofo, giornalista professionista e consigliere provinciale di Bolzano per il Gruppo Verdi-Grüne-Vërc
Helmuth Moroder, Ingegnere e consulente nel settore mobilità
Silvia Simoni, Ingegnere per l’ambiente ed il territorio
Luigi Spagnolli, Ex sindaco di Bolzano e senatore per il Trentino Alto Adige Südtirol
Carlo Zanella, Presidente CAI Alto Adige Südtirol
Coordinatori del progetto
Serena Rela, Francesco Ricci e Marlene Zanotti
Aderiscono al progetto
Altreconomia
Associazione Dislivelli - Montagne in rete
CAI Alto Adige Südtirol
Climate Action South Tyrol
Dachverband für Natur-und Umweltschutz - Federazione Ambientalisti Alto Adige - Lia Provinziela per defender la Natura
Fridays For Future South Tyrol
Gruppo Insilva
Heimatpflegeverband Südtirol
Italia Nostra Trentino
Landesleitung AVS - Alpenverein Südtirol
Lia per Natura y Usanzes
Maratona dles Dolomites
Nardelli Michele
Mountain Wilderness Italia
Simbios