MONDIALI 2030

Un calcio al buon senso

La FIFA e un Mondiale in tre continenti all’insegna del gigantismo consumista

È proprio vero che all’idiozia umana non c’è limite. Non ci siamo ancora abituati all’idea che il prossimo mondiale di calcio, dopo quello assurdo disputato nel dicembre 2022 in Qatar, si giocherà tra USA, Canada e Messico al cospetto di una frontiera mai vista, ben oltre la geopolitica e il mercato globale, ed ecco che sono annunciati i Mondiali del 2030 che si giocheranno addirittura in tre continenti: Europa, Africa, America latina. Ed è spaventoso persino immaginarlo: viaggi infiniti, spese immense, consumi pazzeschi non solo di denaro ma anche di risorse energetiche. La terra ha bisogno che l’uomo inizi a porsi dei limiti e cosa fa l’uomo? Non se li pone e non se ne cura. Li ignora bellamente, continuando la sua opera di distruzione sistematica dell’ambiente in cui vive perpetrando un gigantismo assurdo quanto pericoloso. Del resto, moltiplicare significa incassare, perché mai dunque fermarsi? E chissenefrega se i prossimi campionati europei in Germania sono all’insegna della sostenibilità e delle emissioni zero. Quelli sono crucchi e noi della Fifa sappiamo fare di meglio: un Mondiale in tre continenti seguendo il principio di un gigantismo consumista che è il preludio al Mondiale del 2034. Volete scommettere con noi dove si disputerà? Ma in Arabia Saudita, statene certi. Chi mai potrà opporsi? E i calciatori? Quelli guadagnano milioni e devono solo tacere. E gli spettatori? Inebetiti dall’oppio dei popoli, più ne hanno meglio è.

Auguri Terra, auguri a tutti noi.